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Cantina Koutsoyannopoulos: unico museo del vino di Santorini

Sull’isola di Santorini il turismo del vino è il fiore all’occhiello, infatti , sono tantissime le cantine presenti, da quella piccola a conduzione familiare a quella più grande e famosa…tra queste, spicca la cantina Koutsoyannopoulos, unico museo del vino di Santorini. Museo del vino di Santorini: Progetto “Alla scoperta del Made in Greece” Per chi […]

Sull’isola di Santorini il turismo del vino è il fiore all’occhiello, infatti , sono tantissime le cantine presenti, da quella piccola a conduzione familiare a quella più grande e famosa…tra queste, spicca la cantina Koutsoyannopoulos, unico museo del vino di Santorini.

Entrata del museo del vino di Santorini

Museo del vino di Santorini: Progetto “Alla scoperta del Made in Greece”

Per chi non lo sapesse, noi de Il mio viaggio in Grecia abbiamo deciso di dar vita ad un progetto chiamato “Alla scoperta del made in Greece“. Con questo progetto daremo, durante i nostri viaggi in Grecia, spazio ad alcuni produttori locali, in modo che chi ci segue capisca che la Grecia non è solo una meta perfetta per il mare e i villaggi caratteristici, ma ha ben altre caratteristiche che valgono la pena di essere scoperte.

Con questa premessa, dopo il caseificio di Ios, (primi a visitarlo) siamo andati alla volta (grazie al nostro amico Claudio Cervelli, PR importante qui a Santorini) dell’unico museo del vino presente suill’isola di Santorini, cantina appartenente alla famiglia Koutsoyannopoulos.

Museo del vino di Santorini: dove si trova la cantina Koutsoyannopoulos e come arrivarci

Insegna del museo del vino di Santorini

Questo museo, unico nel suo genere, si trova in una grotta e questo labirinto naturale si trova alla profondità di otto metri sotto terra ed è lungo 300 metri. La famiglia Koutsoyannopoulos ha impiegato ventuno anni di duro lavoro, pazienza e perseveranza per completare il museo del vino in questo luogo straordinario, ma ne è valsa la pena.

Per raggiungere la cantina avrai sicuramente bisogno di un mezzo, dal momento che dista 14 minuti d’auto dal capoluogo dell’isola, Thira, ed è situata sulla strada che porta a Kamari.

Museo del vino Koutsoyannopoulos di Santorini: la storia della famiglia

Nel 1870 i fratelli Grigoris e Dimitris Koutsogiannopoulos, originari del Peloponneso, arrivarono a Santorini in barca a vela.

La barca a vela in realtà era diretta verso l’isola di Syros, che all’epoca era un fiorente centro commerciale, ma, invece di raggiungere Syros, i fratelli sbarcarono sull’isola di Santorini a causa dei forti venti occidentali, decidendo poco dopo di stabilirvisi per sempre.

Con l’entrata in funzione della centrale elettrica sull’isola (1967), la famiglia iniziò a produrre vino sfruttando le caratteristiche locali, e quella che, inizialmente è una piccola cantina, diventerà negli anni una sontuosa catena, che cresce, si sviluppa e diviene importantissima, tant’è che i vini della famiglia Koutsoyannopoulos sono oggi il punto di forza dell’isola di Santorini.

Oggi, la famiglia è rappresentata da Georgios Koutsoyannopoulos (quarta generazione) e ben presto subentrerà la quinta generazone col figlio Dimitris.

Il tour al Museo del Vino di Santorini

Interno del museo di Santorini

Il tour si apre col museo del vino, una sorta di labirinto (come detto poc’anzi) che si trova ad otto metri di profondità e si estende per circa 300 metri, dove si ripercorre la storia vinicola di Santorini e della famiglia Koutsoyannopoulos in ordine cronologico.

A fare da complemento, ed a romanzare il tutto, vi è la presenza di modelli, a grandezza naturale, statici e robotizzati che, postazione dopo postazione, mostrano lo sviluppo della coltivazione dell’uva sull’isola a partire dal 1660.

Rappresentazione all'interno del museo vino di Santorini

La strategia per combattere il Meltemi sull’isola di Santorini

Come ben sapete, il Meltemi è un vento del nord forte e secco che soffia sul Mar Egeo tra giugno e settembre colpendo tutte le isole, soprattutto le Cicladi e quindi Santorini. Per combattere le intemperie del vento, i produttori decisero, quindi, di cambiare metodologia di coltivazione.

Avete presente i vigneti presenti in tutto il mondo? Ecco, dimenticateli!

Essi pensarono di piantare le viti, e, una volta raggiunta una fase di sviluppo quasi completa “tranciare” i rami in punti studiati, e con essi costruire delle “ceste” che venivano messe a terra, e che successivamente ricevevano “l’innesto” dei grappoli, continuando poi lo sviluppo dell’uva al suolo.

Altro colpo di genio fu lo stratagemma ideato per “combattere” la rottura delle bottiglie dovute alle forti raffiche di vento. L’idea, fu quella di produrre bottiglie dalla base sferica e dal collo corto e, così facendo, nel caso di raffiche, le bottiglie non cadevano o, nel peggiore dei casi, si adagiavano a terra e rotolavano.

Tutti questi dettagli, sono spiegati nelle audio guide in dotazione durante il tour.

personaggi museo del vino santorini

Alla fine del tunnel

Infatti, ogni step ha un numerino che, ogni persona pigia sulla sua audio guida e ne ascolta la spiegazione. Il tour è pieno di sorprese e le spiegazioni sono curate nei minimi dettagli, perfino l’utilizzo delle lampade a petrolio durante la vendemmia!

Come già detto, il tour fa apprendere lo sviluppo avuto nei secoli nella produzione del vino e, sono davvero tantissime le nozioni che si apprendono. Noi siamo rimasti esterrefatti mentre apprendevamo cose su un mondo, di cui, per forza di cose, ai più, è noto ben poco.

La presenza dei modellini, serve ad attirare ancor di più l’attenzione tanto che Athena ed Aurora (4 e 2 anni) hanno attraversato tutto il labirinto ammirando con stupore.

Molto molto caratteristica anche la fase finale del tour. Infatti, vi è una fedele ricostruzione dello studio di quello che, le guide, definiscono “THE BOSS”, Koutsoyannopoulos senior.

Cosa mi ha colpito particolarmente all’interno del suo studio? La sua totale dedizione al lavoro! Da dove si percepiva? Lui aveva una sedia senza schienale, il motivo?

<<Mentre si lavora non si riposa, lo schienale mi indurrebbe a farlo>>.

Interno museo del vino di Santorini

Museo del vino di Santorini: le sale degustazione

L’ultimissimo step del tour, prevede la visione di un breve filmato, in cui viene ripercorsa l’evoluzione dell’isola di Santorini, da quando era “quasi” un blocco unico, sino allo stato attuale, dovuto alle eruzioni dei secoli precedenti.

Museo del vino Koutsoyannopoulos: la degustazione

Dopo aver visionato le sale e l’area shop, era giunto per noi il momento di degustare alcuni vini di famiglia.

La nostra degustazione, gentilmente offerta (al prezzo di listino di 15 €), prevedeva ben quattro vini:

  • due bianchi, Assyrtiko ed Orange Wine;
  • un rosso secco Ambelones;
  • e per concludere il loro “cavallo di battaglia”, un rosso da dessert: Kamaritis.
degustazione vini santorini

Una volta terminato il tour, siamo tornati in superficie, dove, il signor Georgios ci ha mostrato le “sale di degustazione” che vengono utilizzate quando si organizzano tour di gruppo.

Era la prima volta che prendevo parte ad una degustazione vini, e devo dire che mi son davvero divertita e soprattutto ho imparato tante cose nuove. Prima di procedere con l’assaggio del primo vino la ragazza ci ha spiegato che bisognava ad ogni cambio vino bere dell’acqua e subito dopo dare un morso al dakos (simile alle frise pugliesi), in questo modo “avremmo pulito” il palato così da gustare al meglio ogni tipologia di vino.

Al momento del Kamaritis abbiamo eseguito la solita procedura, ma con una differenza…abbiamo fatto un primo “sorsetto”, dopodichè ci è stato dato un cioccolatino da mangiare ed infine siamo stati nuovamente invitati a sorseggiare il vino.

Dire che ne siamo rimasti semplicemente entusiasti è davvero poco! Il sapore acidulo del primo sorso, dopo il cioccolatino è scomparso, assumendo, così, un sapore nuovo e davvero eccezionale.

La ragazza ci ha spiegato che il cioccolatino ha semplicemente equilibrato il sapor unico del Kamaritis, e come darle torto? Tra l’altro ora capisco perché tengono così tanto a questo vino e perché lo reputino il loro cavallo di battaglia, è davvero sontuoso!!!

esposizione e negozio vini santorini

Breve storia del Kamaritis

Si dice che il bisnonno Koutsoyannopoulos senior, una volta prodotto il Kamaritis, fece un voto alla Madonna decidendo che, questo vino, si sarebbe dovuto aprire solo dopo 10 anni, con la nuova generazione. Va da se, quindi, che essendo un rosso, invecchiato di 10 anni, assumesse un sapore tendente all’acidulo.

Il nome Kamaritis deriva dalla parola greca kamara, che significa cantina, e si ottine con l”unione di tre uve rosse e tre uve bianche che vengono fatte appassire sotto il sole per ben quattordici giorni.

Ciò che rende questo vino così unico e speciale è che lo si può comprare solo qui, perché viene prodotto con ricetta segreta del bisnonno Koutsoyannopoulos.

Di Kamaritis ne vengono prodotte all’anno all’incirca 3500 bottiglie, e pensate, il signor Georgios alla fine della nostra visita ci ha addirittura omaggiato con una di queste bottiglie.

Teniamo a ringraziare con tutto il cuore il signor Georgios per la sua estrema gentilezza e generosità ed il mio amico Claudio per aver fatto si che conoscessimo un altro aspetto importante di Santorini.

Perciò ragazzi, se il vostro prossimo viaggio prevede l’isola di Santorini non potete non visitare l’unico museo del vino appartenente alla famiglia Koutsoyannopoulos.

Per maggiori informazioni sulla visita non esitate a contattarci.

*Articolo scritto in collaborazione con “Wine Museum Santorini”

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6 risposte

  1. Il mio sogno è visitare Santorini un giorno, incredibile che sono stata ovunque meno che in Grecia.
    Ma quando riuscirò ad andarci unirò il viaggio con una delle mie passioni: il vino!
    Non sapevo nemmeno ci fosse questo museo, perciò mi salvo il tuo articolo, grazie per le info 🙂

  2. Wow! Io sono una wine lover d’eccezione ma ho avuto modo di assaggiare un vino greco solo una volta, qualche anno fa. Un vino come questo, prodotto con una ricetta segreta, non può che incuriosirmi all’ennesima potenza!

  3. Sono stata a Santorini per ben due volte, ma non sapevo che qui si producesse del vino prestigioso, nè tantomeno ero al corrente dell’esistenza di questo museo. Buono a sapersi per la prossima volta!

  4. Sono stata a Santorini ma non sono stata a visitare questo museo così interessante. Optare per visite e assaggi enogastronomici del luogo visitato è un aspetto che spesso sottovaluto. Tendo a interessarmi a questo aspetto solo quando la cultura è molto diversa dalla nostra, come in Oriente o in Africa. Cercherò di applicarmi di più!

  5. Adoro quanto l’enogastronomia sia parte della cultura di un posto!
    Mi aveva affascinato tanto Lanzarote, con le sue viti circondate da muretti per evitare che io vento le rovinasse.
    È proprio bello come ci si adatti per l’amore di un prodotto!

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